Rabat
Moderna e brulicante di vita, Rabat affaccia sulla costa occidentale del Marocco e stupisce i viaggiatori con scorci unici sull’Oceano Atlantico. Dopo Casablanca, la destinazione in questione è la più popolosa del Paese, apprezzata da locals e turisti in virtù dei labirintici vicoli della Medina, della straordinaria presenza di monumenti eretti in epoca fenicia e latina, e soprattutto per via dei celebri poli museali. Il Museo archeologico e il Cimitero Musulmano sono due tappe must-know per gli appassionati di storia e di cultura africana.
In aggiunta, non dimenticare di visitare la Chellah. Il sito si trova a nord di Rabat ed è di diritto considerato tra le necropoli meglio conservate del mondo. In alternativa, organizza una giornata outdoor alla scoperta delle imponenti porte che favoriscono l’accesso alle Mura di Rabat. La nostra preferita è la Porta Bab Rouah. Infine, quando le luci della città si accendono all’imbrunire e i locals si incontrano nei ristoranti per discutere della giornata, fai un salto alla Rue des Consuls e immergiti in un orizzonte culturale sospeso nel tempo, a metà tra sogno e realtà.
Adam Jones, Ph.D., CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
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Posizione e come arrivare a Rabat
Rabat è situata sulla costa atlantica e si trova a meno di 100 km a nord-est di Casablanca e a 350 km da Marrakech.
L’aeroporto internazionale di Rabat-Salè dista 15 km dal centro città che si può raggiungere in bus oppure in taxi (circa 150 MAD di giorno e 200 MAD la notte)
Rabat è collegata con Roma tramite un volo RyanAir.
Cosa vedere a Rabat
Torre di Hassan
Rabat è la capitale del Marocco e la seconda destinazione più grande del Paese dopo Casablanca. La città fu fondata nell’VIII secolo da una tribù berbera e divenne un importante centro commerciale e culturale per la regione. Fu una delle località strategiche del Marocco sotto molti sultani, da Ahmad al-Mansur a Muhammad IV. Ospita alcuni dei principali siti e monumenti storici del Paese, come la cittadella e il mausoleo del sultano Moulay Ismail a El-Jadida (Agdal), ma la Vecchia Medina di Rabat è dove troverai la maggior parte del suo fascino.
Nello specifico, la Torre di Hassan è senza dubbio nella top-3 delle migliori attrattive della tua prossima destinazione. Non soltanto è il simbolo iconico di Rabat, ma anche la testimonianza inconfutabile del suo straordinario passato. Il minareto della moschea svetta imponente e ospita una terrazza sulla sua sommità da cui ammirare lo skyline cittadino. Eretta durante la reggenza di Yacoub al-Mansour, rimase incompiuta alla morte del sultano Hassan – avvenuta prematuramente nel 1199. Nelle immediate vicinanze dell’omonima piazza è possibile ammirare le 360 colonne che avrebbero dovuto fungere da base per la costruzione della moschea vera e propria.
Carlos ZGZ from Paris, France, CC0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
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6:30 – 22:45 | |
Nessun giorno di chiusura |
Palazzo Reale di Rabat
Dopo aver passeggiato per le strade di Rabat, pianifica una visita al Palazzo Reale. Denominato dai marocchini Dâr-al-Makhzen, è al giorno d’oggi la dimora ufficiale del sovrano del Paese. Commissionato e edificato nel XVIII secolo, il complesso architettonico divenne ben presto una testimonianza inconfutabile dell’indipendenza del Marocco. L’edificio non può essere visitato dai turisti per ovvie ragioni, ma vale la pena ammirarlo dall’esterno in virtù della sua importanza storico-culturale e della sua particolarità estetica. La bandiera marocchina sventola sulla sommità della porta principale, mentre tutt’intorno si estendono i giardini reali e l’immensa piazza d’armi.
Carlos ZGZ from Paris, France, CC0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
Porta Bab Rouah e le Mura di Rabat
La città vecchia della capitale marocchina è circondata dalle mura di Rabat: caratterizzate dall’iconico color ocra, collegano il Palazzo Reale inaccessibile ai turisti alla Kasba degli Oudaia. Il perimetro della costruzione è intervallato da cinque porte di dimensioni considerevoli.
Noi ti suggeriamo di accedere a Rabat dalla Porta Bab Rouah, la quale si trova nelle immediate vicinanze dei poli museali più importanti della tua prossima destinazione. Si caratterizza per due imponenti torri sporgenti circondate da palme verdeggianti e piccole aiuole fiorite. Nel caso in cui volessi dedicare un’ora del tuo tempo alla visita della Porta Bab Rouah, ricorda di chiedere in biglietteria quali sono le mostre temporanee organizzate nella sala delle esposizioni. La location è infatti sede di un’importantissima galleria d’arte antica e contemporanea incentrata sulla cultura marocchina, dalle origini fino ai giorni nostri.
Non dimenticare di proseguire la tua camminata d’esplorazione attorno alle mura per raggiungere la Porta di Bab Essoufara, la quale garantisce un accesso privilegiato al Mechouar, il piazzale antistante al Palazzo Reale. Scarpe comode e una bottiglietta d’acqua sono caldamente consigliate!
Omar-toons, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
Museo Archeologico di Rabat
Sei un appassionato di musei e di arte marocchina? Il Museo Archeologico è la destinazione must-visit nel caso in cui tu voglia trascorrere un pomeriggio piovoso in compagnia… delle opere più rilevanti del Paese! Considerato un punto di riferimento storico-culturale, il polo ospita collezioni pubbliche dalla bellezza mozzafiato. È questo il caso dei mosaici rinvenuti nella vicina località di Volubilis e ricostruiti con dovizia di particolari nelle sale interne. Non da meno sono i bronzi di Banasa e Lixus, un tempo accampamenti romani estesi lungo la regione settentrionale del Paese. Noi ti consigliamo di dedicare le tue attenzioni alle sale che contengono la Testa di Giuba e la Statua di Marmo intitolata a Tolomeo. In loco potrai prenotare una visita guidata o servirti dei dépliant bilingue per un’esperienza artistica ancora più immersiva.
Informazioni pratiche
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10:00 – 18:00 Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura |
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Martedì | |
70 MAD |
Mausoleo di Mohammed V
a tomba reale di Rabat si affaccia sulla piazza della Torre di Hassan ed è una destinazione imperdibile nel corso del tuo itinerario marocchino. Non soltanto custodisce le tombe del sultano Mohammed V e dei suoi due figli Hassan II e Moulay Abdellah, ma è anche un gioiello architettonico costruito tra il 1961 e il 1971. Il decennio di progettazione e realizzazione del complesso funerario ha coinvolto oltre 400 artigiani e architetti locali al fine di realizzare l’idea dell’architetto di origini vietnamite Eric Vo Toan. Le decorazioni in stile classico – con commistioni arabe e andaluse – valorizzano i ghirigori e i pattern artistici tipici del Marocco. Il gesso e il marmo scolpito sulla parete esterna sono sapientemente bilanciati dai dettagli in in bronzo lavorato a mano e in legno dipinto: un capolavoro che sorge nel cuore di Rabat e che contribuirà ad acuire la tua ammirazione per la cultura nordafricana.
Holger Uwe Schmitt, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
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8:00 – 18:00 Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura |
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Nessun giorno di chiusura |
Medina e Rue des Consuls
Come la stragrande maggioranza delle destinazioni marocchine, anche Rabat stupisce i viaggiatori con la sua suggestiva Medina. I Suq della capitale sono il luogo must-visit per acquistare souvenir o più semplicemente per entrare in contatto con lo spirito commerciale, creativo e artigianale della città. Noi ti consigliamo di passeggiare lungo due arterie principali: Rue es-Sebat e Rue Souika, rispettivamente la via dei pellettieri e dei mercanti di stuoie e tessuti di ogni foggia.
Dopo aver acquistato qualche souvenir fatto a mano nei principali bazar di Rabat, prosegui lungo Rue des Consuls: il viale è particolarmente affollato il giovedì mattina per via della celebre vendita all’asta dei tappeti tradizionali della città. Non solo: la via è un susseguirsi di edifici neoclassici un tempo sede dei diplomatici internazionali e delle ambasciate del Paese. I rappresentanti esteri si recavano in Rue des Consuls – letteralmente Via dei Consoli – per riscattare gli schiavi compatrioti fatti prigionieri nel corso dei conflitti nordafricani. Il motivo è da rintracciare nella vicinanza della capitale del Paese con la limitrofa Città di Salé, conosciuta nel XVI per essere il più temuto ed esteso avamposto di pirati oceanici.
Ben Bender, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
Kasba degli Oudaia
La tua visita di Rabat non può dirsi realmente completa in mancanza di un sopralluogo alla Kasba degli Oudaia. Situata su un promontorio roccioso che scende a picco sul fiume Bouregreg – assicurando una vista mozzafiato sull’Oceano Atlantico – la location è quel che resta di un’antica area fortificata della città. La costruzione venne incentivata dall’arrivo nel Paese dei monaci-soldati arruolati nelle truppe belliche in partenza per l’Andalusia, nel corso della Guerra Santa combattuta contro la Spagna.
Non a caso, il nome originario della Kasba era per l’appunto Ribat – letteralmente, «convento fortificato». Al giorno d’oggi, il quartiere ospita la celebre porta monumentale di Bab-Al-Bab El Kebir, la quale conduce alla piazza della Moschea di Al-Jama-Atiq, tra le più antiche di Rabat. Non dimenticare di immergerti nelle stradine costeggiate da edifici bassi, molti dei quali dipinti in bianco e in azzurro. Il panorama dalle vibes un po’ elleniche non è l’unica chicca della Kasba degli Oudaia, dal momento che dalla Plateforme du Sémaphore è possibile godere di una vista sull’Oceano e sull’estuario del fiume che ha dell’incredibile.
Ghost Magic 100, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
Chellah di Rabat
Se l’avventura è la tua passione e sei alla ricerca di siti archeologici testimoni di un passato glorioso, recati presso la celebre Chellah di Rabat. Non tutti sanno che a soli due chilometri circa dal centro storico della capitale marocchina si trovano i resti dell’antica Sala, sede dell’Arco di Trionfo e del Decumano Massimo d’origine romana. Avrai quasi l’impressione di passeggiare tra le vie del centro storico di Roma o tra le strade imbrecciate di Pompei ed Ercolano. Il motivo di tale fama è rintracciabile nelle usanze funebri dei sultani merinidi, i quali scelsero Sala come sede delle tombe familiari.
Siamo nel XII secolo quando la cinta muraria – di cui ancora oggi è possibile ammirare i resti – venne eretta a difesa dei tesori contenuti nelle sepolture regali. Dopo aver superato l’ingresso del complesso archeologico, passeggia tra i lussureggianti giardini di Chellah e scatta qualche foto ricordo al Minareto della Moschea – la vecchia scuola islamica in cui erano tramandati gli usi e i costumi della religione locale. C’è chi crede che la Chellah sia tra le location più affascinanti di tutta Rabat, e noi non possiamo che essere d’accordo; la tua avventura on the road ti permetterà di entrare in contatto con la flora e la fauna nordafricana, immergendoti in un passato lontano fatto di magnificenza e sfarzo. Un must!
Davide Cesare Veniani, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche
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8:30 – 18:30 |
Il cimitero musulmano
Rabat è la destinazione che, più di tutte, consente ai viaggiatori di esplorare il Marocco al di fuori dei tradizionali circuiti turistici. Tra le tante attività che ti lasceranno senza parole, concediti una visita al cimitero musulmano della capitale: un’immensa distesa di lapidi situata sulla collina più elevata, da cui è possibile ammirare la spiaggia oceanica e la tavola marina in lontananza. La location è collocata nelle immediate vicinanze della zona portuale di Rabat e di Salé, motivo per cui non sarà difficile ritagliarsi qualche ora di tempo per godere del suggestivo panorama all’ora del tramonto.
Giusto a destinazione, noterai un fatto molto curioso: le lapidi sono orientate tutte nella stessa direzione, creando un effetto ottico quasi ipnotico. Il motivo è da rintracciare nella collocazione della Mecca. La tradizione vuole che i defunti di Rabat debbano “guardare” il luogo di culto anche dopo la morte. Ma passeggiando nel cimitero musulmano con più attenzione, noterai che alcune sepolture sembrano seguire una logica diversa. Queste ultime sono le tombe destinate ai defunti morti lontano da Rabat e successivamente seppelliti in patria. Pertanto, la lapide di marmo viene sì orientata verso la Mecca, ma tenendo conto del luogo del decesso. Interessante, non è vero?
Yamen, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons