Marrakech

Se stai cercando cosa vedere a Marrakech e cosa fare a Marrakech, lasciati conquistare dal fascino della suggestiva Piazza Jamaa el Fna, dove il tran-tran quotidiano di venditori, acquirenti e contrattazioni crea un’atmosfera unica. Marrakech rappresenta il cuore pulsante della “Porta d’Africa”, una città che fonde passato e presente in un mix irresistibile di sapori, profumi e piatti tipici che sapranno deliziare anche i palati più esigenti.

Tra le attrazioni imperdibili, Marrakech offre un’esperienza immersiva tra negozi tradizionali, botteghe di artigiani e musei, il tutto accompagnato dalla musica dei suonatori di strada e dai colori vivaci dei tappeti esposti nei mercati. Qualunque siano le tue aspettative, Marrakech è il luogo ideale per esplorare la cultura nordafricana e immergersi nell’atmosfera vivace e accogliente della città.

Non puoi perderti una visita al celebre Souk Haddadine e un giro nella storica Medina, veri simboli della tradizione locale. Se ami la natura e l’avventura, organizza una giornata dedicata al trekking e alle attività all’aperto, scoprendo i paesaggi mozzafiato dei dintorni. Tra le cose da vedere a Marrakech, un altro must è il famoso Jardin Majorelle, oggi proprietà della famiglia Saint-Laurent, dove le influenze storiche e culturali marocchine, iberiche e francesi si fondono in un’esperienza unica.

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Posizione e come arrivare a Marrakech

Marrakech si trova nella parte centro-occidentale del Marocco. A circa 250 km a sud di Casablanca ed è collegata a quest’ultima dalla linea ferroviaria veloce. Il viaggio dura circa 2 ore e 40 minuti e costa sui 25 Euro.

La città ha un aeroporto internazionale situato a pochi km dal centro città ed è collegato con voli diretti Ryanair a Bergamo, Napoli, Pisa, Roma (Ciampino), Torino e Treviso.

Cosa vedere a Marrakech

Piazza Jamaa el Fna

Marrakech è la città del Marocco conosciuta non soltanto per la sua fascinosa architettura, i mercati animati e la sua amichevole popolazione . Una delle attrazioni più celebri della città è infatti la Piazza Jamaa el Fna.

L’ampio spazio aperto è valorizzato da un continuo brulicare di vita in tutte le ore del giorno e della notte per immergerti in quello che è stato chiamato, non a torto, “Il più grande spettacolo del mondo”.

La Piazza Jamaa el Fna di Marrakech è un ottimo punto di partenza da cui iniziare l’esplorazione della tua destinazione. È gremita di bancarelle che vendono di tutto, da sciarpe e spezie, passando per polli e scimmie dispettose. Non mancano anche incantatori di serpenti, indovini, cantastorie, artisti di strada, acrobati e creativi di ogni tipo che si esibiscono per qualche applauso e un paio di Dirham nel cappello.

Se stai cercando un’esperienza più gustosa, prova la deliziosa cucina marocchina in uno dei tanti ristoranti che si affacciano sullo spiazzo, o regalati tatuaggi all’henné, acconciature intrecciate e altre divertenti attività locali. Occhio eh, non si sa mai quale strano cibo tradizionale potresti mettere sotto i denti!

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Informazioni pratiche

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Sempre aperta
Nessun giorno di chiusura

Palazzo El Bahia

Il Palazzo El Bahia è tra le opere architettoniche più apprezzate di Marrakech. Realizzato nel corso del XIX secolo al fine di attestarsi tra i palazzi più sontuosi e regali dell’Africa settentrionale, fu costruito su otto ettari di terra e suddiviso in oltre 150 stanze, giardini e cortili meravigliosi. Al giorno d’oggi, soltanto una parte del complesso è accessibile al pubblico.

In particolare, ti consigliamo di seguire le indicazioni che conducono all’harem delle 4 mogli e delle 24 concubine di Abu Bou Ahmed. Quest’ultimo ha un’interessante storia da raccontare: dopo la costruzione del Palazzo El Bahia a opera del sultano Abdul Aziz Si Moussa, la proprietà della struttura passò nelle mani di uno schiavo del sovrano, Abu Bou Ahmed per l’appunto. Egli riscattò la sua posizione sociale e ottenne il titolo di Gran Visir, favorendo il massimo splendore del complesso in cui abitava in compagnia dei funzionari di corte e delle compagne.

Curiosità: il nome del palazzo viene letteralmente tradotto in «bello/bella». Molto probabilmente il sultano dedicò alla sposa le sontuose stanze regali, definendo El Bahia come la «Reggia della Bella».

Palais Bahia (The Bahia Palace) (7346181900)

Jorge Láscar from Australia, CC BY 2.0, attraverso Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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9:00 – 16:45
Nessun giorno di chiusura
70 MAD
Il complesso museale si trova a circa 900 metri a sud da Piazza Jamaa el Fna ed è facilmente raggiungibile da Rue Riad Zitoun el Jdid

Moschea Koutoubia

La Moschea Koutoubia di Marrakech è la più grande del Marocco e una delle più belle strutture islamiche del mondo. Tuttavia, non è sempre stata un luogo di culto. Originariamente costruita come palazzo destinato a ospitare il sultano almoravide Abd al Mu-min (1141), ha subito molti cambiamenti nel corso del tempo. Con un passato illustre e un’architettura spettacolare, deve il suo nome – letteralmente “Moschea di librai” alle tante bancarelle di testi sacri (e non solo) che la circondarono in tempi antichi. Rimase perfettamente conservata nonostante lo scorrere dei secoli e le brutali guerre combattute in territorio nordafricano, fino a quando venne restaurata nel 1990 per volere del Ministero della Cultura del Marocco.

I turisti non possono prescindere da una visita al luogo simbolo della città: il minareto della Moschea Koutoubia raggiunge i 69 metri di altezza, trasformando il luogo di culto nel punto panoramico più suggestivo di Marrakech. Tuttavia, ti ricordiamo che l’accesso è vietato ai non musulmani; dovrai accontentarti di scattare qualche foto all’esterno della struttura, immergendoti così nell’anima storico-religiosa del Paese.

Curiosità: il colore della Moschea è dovuto alla pietra arenaria rosata, molto comune in Marocco.

Foto di Maroccopertutti.it

Informazioni pratiche

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8:00 – 20:00
Sabato e Domenica
1 km a ovest di Piazza Jamaa el Fna

Giardini Majorelle

Sei alla ricerca di una location suggestiva in cui trascorrere il tuo tempo libero a Marrakech? I Giardini Majorelle potrebbero essere il posto ideale! Creati nel 1924 da Jacques Majorelle, pittore di origini francesi che si stabilì in Marocco nel 1919, erano originariamente abbelliti con i cipressi e gli ulivi che ancora oggi dominano la perla green della città.

Tra le peculiarità distintive dei Giardini Majorelle non possiamo che citare la riconoscibile villa blu cobalto che venne aperta al pubblico nel 1947. Qualche anno più tardi, nel 1966, lo stilista francese Yves Saint Laurent e il socio Pierre Bergé rimasero a tal punto impressionati dal capolavoro architettonico marocchino da acquistare l’intera proprietà.

Dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, cammina tra palme, cactus e piante acquatiche mozzafiato. Al suo interno, si trova anche un giardino botanico con specie che risalgono a prima del XV secolo. Insomma, la location è una meta imprescindibile per gli amanti dell’arte e della natura in ogni sua forma.

Le jardin des majorelle7618

Viault, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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Sito ufficiale 
8:00 – 18:30
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Nessun giorno di chiusura
170 MAD
Dalla fermata Jamaa el Fna prendere il bus L4 e scendere alla fermata Boukar Bab Doukala

Suq di Marrakech

Il Suq (Suk o Souk) di Marrakech è un dedalo di strade animato da centinaia di bancarelle, dove i marocchini tentano di fare acquisti e i commercianti affari. Famoso in tutto il mondo per la sua storia e per le sue tradizioni, è una meta imprescindibile nel corso della tua esperienza marocchina.

Lasciati conquistare da circa quattro chilometri quadrati di laboratori artigianali e piccole botteghe misteriose; il Suq esiste dal lontano XIV secolo ed è il paradiso dei turisti che vogliono mercanteggiare con i locali per acquistare souvenir e abiti tradizionali. L’ambiente destinato al Suq ospita una moltitudine di commercianti e artigiani diversi: si spazia dalla vendita delle spezie alle produzioni in lana, passando per aghi da cucire e pelletteria lavorata a mano. Molti marocchini iniziano lì la loro giornata in cerca di affari quotidiani, o tornano nel pomeriggio per mettere le mani su qualsiasi cosa, rigorosamente al prezzo migliore di Marrakech! Tappeti, vasi, gioielli, vassoi, lanterne, pentole e pentolini, cibo, profumi e gioielli: ce n’è davvero per tutti i gusti. La regola numero 1 è la seguente: per essere marocchini DOC è necessario non pagare più di un terzo di quanto inizialmente richiesto dal mercante. Vincerai la sfida? Ti ricordiamo che il Souk è stato influenzato da una varietà di occupazioni straniere, tra cui quella dei francesi durante l’epoca del Protettorato.

Foto di Maroccopertutti.it

Informazioni pratiche

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9:30 – 20:00
Nessun giorno di chiusura
A fianco a Piazza Jamaa el Fna

Madrasa di Ben Youssef

Se sei uno studioso di storia, un appassionato di architettura o più semplicemente un amante delle culture del mondo, il Marocco custodisce il posto perfetto per te: la Madrasa di Ben Youssef è uno dei tanti monumenti storici di Marrakech che riflette la diversità culturale del Paese. La Madrasa è un luogo meraviglioso per conoscere e sperimentare la cultura marocchina, dal momento che riveste il ruolo di scuola coranica e musulmana. Di conseguenza, se ti trovi a passeggiare per Marrakech nei pressi di Piazza Ben Youssef, assicurati di fermarti per una visita guidata di circa 60 minuti.

Prima di immergerti nelle oltre 130 stanze, devi sapere che la Madrasa di Ben Youssef è un collegio islamico. Fu costruita nel XV secolo ed è considerata la più antica madrasa in Africa, nonché una delle più prestigiose e meglio conservate fino ai giorni nostri.

Venne fondata dal sultano Almoravid Ali ibn Yusuf (al potere fino al 1142), con lo scopo di reclutare allievi da tutto il Nord Africa per studiare testi religiosi e scientifici nella scuola. Non mancavano lezioni di giurisprudenza, letteratura e storia. Col passare del tempo, il polo educativo raggiunse una tale notorietà da attirare aspiranti praticanti anche dalla Tunisia e dalla Siria. Si narra che le classi potessero accogliere fino a 900 giovani. Noi ti suggeriamo di visitare anche il cortile interno per ammirare gli interni da una prospettiva inedita.

Foto di Maroccopertutti.it

Informazioni pratiche

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9:00 – 18:00
Nessun giorno di chiusura
20 MAD
800 metri a nord da Piazza Jamaa el Fna

Palazzo El Badi

Costruito dal sultano Ahmad al-Mansur nel XVII secolo, il Palazzo El Badi è un imprescindibile testimonianza del culto marocchino a Marrakech. Il nome El Badi significa letteralmente “L’incomparabile”. Attualmente in rovina, si narra fosse costituito da oltre 300 stanze regali progettate per ospitare dignitari in visita e messaggeri esteri incontrati alla periferia della città, fuori dalle mura. Venne anche usato per altri scopi formali: luogo di ricevimento per gli sposi e per gli ospiti speciali, spazio di sepoltura per alcuni membri della famiglia, caserma dell’esercito e quartiere residenziale per assistenti e servitori.

Il declino del complesso è datato indicativamente nel XVII secolo, quando il sultano Moulay Ismail decise di spostare la capitale a Meknes, saccheggiando e deturpando il palazzo. Noi ti suggeriamo di visitare il Minbar (pulpito) della Koutoubia, i cui intarsi in legno, oro e argento testimoniano la secolare tradizione degli artigiani di Cordoba, in Spagna.

The El Badi Palace, Marrakesh (48388399811)

Informazioni pratiche

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9:00 – 17:00
Nessun giorno di chiusura
70 MAD
1 km a sud da Piazza Jamaa el Fna

Tombe Saadiane

Le Tombe Saadiane sono tra le destinazioni turistiche più visitate di Marrakech. Pur essendo risalenti al XVI secolo furono aperte al pubblico soltanto dal 1917, quando furono scoperte.

L’accesso avviene mediante uno stretto corridoio che conduce all’interno di un giardino chiuso sui quattro lati. Quest’ultimo ospita più di 100 tombe con mosaici appartenenti ai soldati della dinastia Saadiana. La famiglia in questione governò il Marocco per due secoli prima di essere deposta dagli Alawiti. La tomba principale si distingue dalle altre perché si dispiega su tre stanze, tra cui spicca quella delle 12 colonne in cui sono sepolti il sultano Ahmad al-Mansur e i suoi figli. Noi ti consigliamo di prenderti almeno una mezz’oretta di tempo per ammirare i mosaici e le peculiarità architettoniche delle Tombe Sadiane.

Saadiens Tombs, Marrakech, Morroco (27218575137)

Informazioni pratiche

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9:00 – 16:30
Nessun giorno di chiusura
70 MAD
1,1 km a sud da Piazza Jamaa el Fna

Museo Yves Saint Laurent

Marrakech è una destinazione dai mille volti ideale per i viaggiatori in cerca di avventura. La suggestiva destinazione nordafricana offre la possibilità di uscire dalle comuni zone turistiche per esplorare culture, influenze mediorientali e contaminazione europee. Non a caso, è una delle destinazioni più popolari per gli amanti della moda di tutto il mondo.

Forse non sei a conoscenza del fatto che nel cuore dei Giardini Majorelle di Marrakech è situato anche un museo dedicato a Yves Saint Laurent. La collezione è ospitata nella Villa Oasis des Oliviers e mette in mostra l’arredamento della casa di Saint Laurent e i suoi modelli di abbigliamento. Il polo museale vanta una mostra dedicata alla vita e all’opera del designer, disegnatore e stilista. Il percorso ricostruisce la vita del genio creativo su un complesso di oltre 4000 metri quadrati. Non manca una terrazza, un auditorium e una caffetteria interna per godere dell’incredibile esperienza a 360 gradi, combinando la cultura al relax.

Informazioni pratiche

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Sito ufficiale 
10:00 – 18:30
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Mercoledì
130 MAD
Il museo si trova vicino al giardino Majorelle

Le concerie di Marrakech

Pur essendo meno conosciute e suggestive di quelle di Fes – insignite del titolo di Patrimonio UNESCO – le concerie di Marrakech testimoniano la ricca cultura artigianale del Marocco. Per quanti dei nostri lettori non ne siano a conoscenza, la conceria è il luogo in cui la pelle dell’animale viene trattata e lavorata in modo tale da diventare materiale utile per la realizzazione di qualsiasi accessorio – dalle scarpe alle borse, passando per zaini e gioielli. Al fine di eliminare i residui di carne e di ammorbidire la pelle, i marocchini impiegano gli escrementi di piccione. Questi ultimi contengono infatti l’acido ossalico, una forma di ammoniaca naturale che velocizza il processo di purificazione della materia prima. Successivamente, le pelli vengono lasciate in immersione in ampie vasche scavate nella terra. Tuttavia, non bisogna dimenticare che questo antico mestiere – tramandato di generazione in generazione – è estremamente nocivo per la salute degli uomini che operano nelle concerie giorno e notte, spesso in cambio di salari da fame. Il nostro consiglio è di visitare le concerie di Marrakech con la giusta consapevolezza, da un lato rispettando le tradizioni locali e, dall’altro, tenendosi a debita distanza dalle vasche.

Dove le trovi? Dopo aver superato la Porta Bab Debbagh, la porta dei conciatori nell’area meridionale della città, non sarà difficile raggiungere i margini della Medina e trovare le distese di pelli summenzionate.

Tanneries

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1,5 km a nord-est da Piazza Jamaa el Fna